Nasce ABITO, il progetto selezionato dal Comitato Scientifico di Fondazione EOS
Il Comitato Scientifico di Fondazione EOS devolve ogni anno il proprio gettone di presenza simbolico a un progetto votato a maggioranza e ritenuto in linea con la missione e i valori della Fondazione.
Per il 2022 si è scelto di supportare il progetto ABITO, un percorso di educazione civica che accompagnerà gli studenti di alcune scuole secondarie di primo grado milanesi nel cammino verso una cittadinanza consapevole, attraverso i linguaggi dell’arte e della cultura.
Per le giovani generazioni la scuola è un luogo fondamentale di costruzione e di sperimentazione di cittadinanza. La scuola media, in particolare, rappresenta un periodo “ponte” tra l’infanzia e l’adolescenza, nel quale i giovani si ritrovano a dover prendere per la prima volta delle scelte consapevoli, importanti per il loro futuro personale e professionale.
Per questo motivo il progetto è realizzato con l'obiettivo di sensibilizzare e instaurare un dialogo con giovani studenti, attraverso i linguaggi delle arti e della cultura, per combattere gli stereotipi e le disuguaglianze, costruire cittadinanza attiva, attenta alla crescita individuale, rispettosa delle altre persone e partecipe nella costruzione di occasioni collettive di relazione.
Il giorno scelto per la presentazione e l’avvio di ABITO, che è nato dall’unione di istituzioni culturali milanesi governate da donne, coincide con l’anniversario della posa della prima statua dedicata ad una donna a Milano, Cristina Trivulzio di Belgiojoso (15 settembre 2021).
La parola scelta evoca diversi significati sui quali il progetto lavora e si interroga:
- dal latino habĭtus -us, derivato di habere nel senso di «comportarsi»
- voce del verbo abitare, sentirsi a proprio agio in un luogo, prenderne possesso con la propria persona.
- abito nel senso di abbigliamento (da donna, da uomo)
- abito nel senso di mettersi nei panni dell’altro
- abito per allenarsi a cambiare abito di fronte a cambiamenti di linguaggio (musica, letteratura, teatro…)
- abito nel senso di abitudine, quindi comportamento (e anche stereotipo)
- abito nel senso di postura e portamento, di modalità di stare al mondo
L'iniziativa è stata co-progettata da sette organizzazioni culturali cittadine insieme ai docenti delle scuole medie a partire dalle istanze di cittadinanza degli adolescenti (ragazzi e ragazze).
Ciascuna istituzione coinvolta ha lavorato per immaginare un progetto comune, che mantiene e valorizza la varietà e la specificità dei partecipanti. Il risultato è un percorso di educazione civica in linea con le linee guida dettate dal Ministero dell’Istruzione e che:
- valorizza linguaggi artistici diversi
- valorizza la capacità trasformativa delle arti e della cultura e la mette al servizio della crescita dei giovani della città
- lega vicende del passato a temi contemporanei
- è occasione per conoscere e guardare la propria città e le sue organizzazioni culturali con uno sguardo diverso
ABITO si sviluppa in ottica triennale ed è replicabile e scalabile in termini di numero di scuole e di organizzazioni coinvolgibili.
I moduli di ABITO
Le Dimore del Quartetto
Fourfun – la musica si fa in 4
Il quartetto d’archi come metafora del lavoro di squadra
Italia Music Lab ed Equaly
Let’s Party: divertirsi nel dancefloor rispettando tutte e tutti
Costruire una festa inclusiva
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
L’epica del quotidiano. Piccole e grandi storie di sportivi
Leggere e scrivere di sport
Triennale Teatro
It’s ok not to be ok
Il corpo che protesta in modo costruttivo
Museo teatrale alla Scala
Promenades storico musicali articolato in due moduli
“Il belcanto dell’inclusione” (per il superamento degli stereotipi)
“La musica della sostenibilità”, (per la sensibilizzazione sul tema della sostenibilità sociale)
ABITO è promosso da: (inserire link)
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
Italia Music Lab e Equaly
Comune di Milano
Scopri di più su sulla figura di Cristina Trivulzio Belgiojoso